Un viaggio antropologico con l' autrice del libro Marinella Manicardi.
C'è ancora moltissimo di cui parlare e talvolta imbarazzarci per far cadere i muri di una morale costruita per opprimere e ridurre le donne alla condizione dinsubalternità che ancora oggi vivono.
Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, sai è il periodo, ho il marchese... il marchese? In "quei giorni" mia madre mi vietava il bagno e non preparava la maionese: sarebbe impazzita! Come pure non toccava i fiori: sarebbero morti.
Oggi per molte donne sono una scocciatura, se non una disgrazia; per altre un imbarazzo, per altre ancora una vergogna. Gli uomini, poi, spesso non ne vogliono nemmeno sentir parlare: che schifo!
Se il sangue mestruale provenisse - non so - da un braccio, forse non sarebbe coperto da censure e imbarazzi. Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, attorno al sesso femminile, si è scatenata una battaglia esilarante e tragica. Scienza e religione si sono affrontate nei secoli con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose; fino al 1875 quando, finalmente, hanno cominciato a capirci qualcosa.
Ma resta ancora molto da scoprire... perché il tabù è, ancora oggi, così forte nell'immaginario collettivo da riuscire a influenzare leggi, discriminazioni, forme di violenza, superstizione, etichetta, linguaggio e rappresentazione. Eppure è semplicemente sangue, così naturale che senza mestruazioni non ci sarebbero nemmeno i bambini, cioè noi.
E allora perché in molte culture e per le tre religioni monoteiste (cattolica, ebraica e musulmana) il corpo mestruato della donna è un corpo impuro?
"La mia più grande paura è che non ci sia una cosa tipo la Sindrome Premestruale e che questa sia davvero la tua personalità."
Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, sai è il periodo, ho il marchese... il marchese? In "quei giorni" mia madre mi vietava il bagno e non preparava la maionese: sarebbe impazzita! Come pure non toccava i fiori: sarebbero morti.
Oggi per molte donne sono una scocciatura, se non una disgrazia; per altre un imbarazzo, per altre ancora una vergogna. Gli uomini, poi, spesso non ne vogliono nemmeno sentir parlare: che schifo!
Se il sangue mestruale provenisse - non so - da un braccio, forse non sarebbe coperto da censure e imbarazzi. Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, attorno al sesso femminile, si è scatenata una battaglia esilarante e tragica. Scienza e religione si sono affrontate nei secoli con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose; fino al 1875 quando, finalmente, hanno cominciato a capirci qualcosa.
Ma resta ancora molto da scoprire... perché il tabù è, ancora oggi, così forte nell'immaginario collettivo da riuscire a influenzare leggi, discriminazioni, forme di violenza, superstizione, etichetta, linguaggio e rappresentazione. Eppure è semplicemente sangue, così naturale che senza mestruazioni non ci sarebbero nemmeno i bambini, cioè noi.
E allora perché in molte culture e per le tre religioni monoteiste (cattolica, ebraica e musulmana) il corpo mestruato della donna è un corpo impuro?
"La mia più grande paura è che non ci sia una cosa tipo la Sindrome Premestruale e che questa sia davvero la tua personalità."